Vuole anziane troie italiane scopare Viola.
Il giovane timido e timido Marcus non riesce a sforzarsi di iniziare a recitare in modo schietto, dichiara apertamente alla sua ragazza dal nome divino Viola che vuole scoparsela, non rischia nemmeno di baciare la signorina seduta imponente di fronte, perché un mucchio di complessi riempire il suo cervello. La mora, invece, fuma come una vera giocatrice di poker, riempie la stanza di fumo, accavalla le gambe, come fanno le attrici di Hollywood nelle scene erotiche, e poi si lancia deliberatamente sotto i piedi un oggetto dal tavolo. Non voleva essere convinta delle qualità da gentiluomo di Marcus, aveva già dimostrato il suo atteggiamento rispettoso, si comportava come un vero uomo, e non un cane volgare con desideri sporchi, immoralemente spudorati. E a proposito, lo ha fatto invano, perché la puttana dai capelli corti era stanca di aspettare, quando un giovanotto inesperto scava con il manico la sua trincea tra le gambe, la figa lasciava che il succo andasse anziane troie italiane dritto sulla sedia, perché Viola non indossava mutandine, ma preferiva calze sexy con inserti di silicone ai collant. Non appena il ragazzo si è seduto per raccogliere la cosa caduta, una fessura rossa, strofinata con le dita, è apparsa davanti ai suoi occhi, ha iniziato ad attirare la sua lingua tra le sue braccia, risvegliare un'erezione e pensieri osceni, che l'eccitato Marcus non si libererebbe nemmeno con un forte desiderio.